giovedì 20 settembre 2018

L'equilibrio della verità

San Tommaso d'Aquino nello spiegare le virtù cardinali accenna al fatto, segnalato prima da Aristotele, dell'equilibrio delle virtù, sempre situate in mezzo a due difetti contrari, l'uno per eccesso, l'altro per difetto. Se dobbiamo essere prudenti ciò non significa agire da timidi o paurosi nemmeno da audaci irrazionali.
Questo principio è valido in ordine all'azione umana e nel piano naturale.
Ma, per quel che riguarda la verità speculativa, lo stesso assioma potrebbe in qualche modo adottarsi? Ciò vuol dire domandarsi: La verità, a sua volta, si trova anche in mezzo a due errori contrari? Sembrerebbe proprio di sì. Sentiamo San Tommaso quando chiarisce in cosa consiste l'unione delle due nature (divina e umana) nella persona (ipostasi) del Verbo: "La fede cattolica dunque, tenendo la via di mezzo fra le suddette posizioni [monofisiti e nestoriani], non dice né che l'unione di Dio e dell'uomo è avvenuta nell'essenza o natura, né che è avvenuta in un modo accidentale, ma che è avvenuta in un modo intermedio, secondo la sussistenza o ipostasi" (S. Th. III, 2, 6)
Qui non si vuole approfondire il discorso cristologico - anche se affascinante! - ma sottolineare l'equilibrio della verità cattolica formulato da San Tommaso. Infatti la sana dottrina trova la sua esplicitazione "tenendo la via di mezzo" e "in un modo intermediario" tra due errori contrapposti.
Ebbene, questo saggio postulato di equilibrio in rapporto alla verità dev'essere conservato più che mai oggi in riferimento alle accanite dispute tra i cosiddetti "progressisti" e "conservatori".
Fossero questi i tempi aurei del secolo XIII... invece ci troviamo alle antipode!
Piuttosto che pace cristiana, dappertutto si sente il chiasso di alterchi, scandali e controversie, dannose per la salvezza delle anime e per la trasmissione della nostra Fede.
Infatti, bisogna ricordare con enfasi: la Santa Chiesa non è il parlamento italiano composto di politici con sentimenti o idee diverse e contrarie. La Santa Chiesa è una, anzitutto, una, come proclamiamo nel nostro Credo. Ma lo scandalo delle polemiche mal risolte crea l'idea perniciosa e deleteria di una "chiesa parlamentare", divisa in partiti... Davanti a tale spettacolo dantesco a molti viene da esclamare, quasi echeggiando il dubbio esistenziale di Pilato: ma, che cosa è la Verità Cattolica? Esiste ancora qualcosa di solido, di sicuro, in cui deporre la propria fede? Verità, dove ti trovi, e, se stai da qualche parte perché sembri muta? E invece la verità ancora ci parla, e come!
Per primo occorre ricordare che tutte le pecore dell'ovile del Signore hanno la capacità di discernere quale sia la voce del Buon Pastore: "le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono" (Gv 10, 27). Questa capacità soprannaturale ci viene elargita col battesimo: "la sua unzione vi insegna ogni cosa, è veritiera e non mentisce, così state saldi in lui, come essa vi insegna" (1Gv 1, 27). 
Dunque, ognuno di noi, in fedeltà alla legge del Signore e sottomesso alla dottrina infallibile della Chiesa, deve mettersi all'ascolto delle ispirazioni divine, implorando il Signore, poiché "il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono" (Lc 11, 13). Ma non solo. Per non perdersi in mezzo alla confusione bisogna che i fatti, le persone, le notizie e gli insegnamenti vengano studiati e valutati con prudenza e sapienza poiché, al dire di San Paolo, "l'uomo spirituale giudica ogni cosa" (1Cor 2, 15). 
Questo blog cercherà di fornire elementi per incoraggiare i cari lettori nell'amore verso la Chiesa, il Magistero e il Santo Padre. 
Il contenuto cercherà di mettere a disposizione elementi ponderati e seri, relativi alla realtà ecclesiale, per aiutare a discernere nella riflessione e la preghiera la voce del Buon Pastore dietro a tante discussioni inutili che portano in scena lo scompiglio e la dispersione.
La Vergine Santa e suo Sposo castissimo San Giuseppe siano nostri efficaci intercessori. A loro consacriamo questa iniziativa affinché sia sempre a maggior gloria di Dio e bene delle anime dei nostri amati fratelli. 








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