sabato 22 settembre 2018

Infiltrazione: ecco il male alle radici della pedofilia?

Un caro amico ci invia il link di una notizia nord-americana. Le informazioni ivi contenute sono abbastanza schierate a destra. Ma superando l'ermeneutica parlamentare, che interpreta la Chiesa alla luce della diversità democratica - quando invece non dev'essere così! - prendiamoci del tempo e leggiamolo con calma.
Magari per alcuni nostri lettori si tratterà solo di un luogo comune, ma siamo sicuri che aprirà gli orizzonti mentali a molti, desiderosi di approfondire gli argomenti che hanno più a cuore. E essendo malato il corpo della nostra Chiesa, tutti vogliamo conoscere fino in fondo le cause del male e adoperare tutti i mezzi per sradicarlo. Anzitutto, dobbiamo scegliere la strada della santità, ma questa senza avere chiara la verità resta sempre più sfumata. Dunque santità nella verità ecco il nostro impegno.
Qui trovate il link. Si tratta di un lavoro equilibrato, certo, con i limiti imposti della pratica giornalistica moderna.
Infatti, l'infiltrazione comunista, e non solo, può essere una chiave di lettura dei tempi ecclesiali attuali. Uomini inviati appositamente per farsi ordinare e usare i poteri sacramentali e di giurisdizione contro la stessa Chiesa, per snaturarla, sarebbero in grado non solo di corrompersi ma di corrompere.
Sul sito papaboys si trova un'articolo interessante, sulla stessa scia. Risale al 2013. Guardatelo qui. Questo sito, oggi, si è molto decentrato dall'equilibrio della Verità. Sul caso Viganò reagisce con violenza poco razionale insultando il Presule anzi che rispondendo ai suoi argomenti. Absit iniuria verbis..., consiglieremo ai cari collegi di papaboys. Altrimenti si cade nello schieramento cieco e ci si allontana dal nostro amato principio: in medio veritas.
La chiave d'analisi, da meditare oggi, sarebbe: la perdita della castità significa cadere nella trappola della lussuria, vizio altamente alienante, che crea imbecilli ambulanti, come spiega in linguaggio scolastico, nostro amato San Tommaso. Se si riesce a infangare la gerarchia nel vizio, contagiando il maggior numero di sacerdoti, vescovi, ecc, questi lebbrosi di lussuria, finiranno per favorire non solo la pratica del peccato ma, finalmente, il cambio della dottrina. Nessuno può vivere nella pratica contraddicendo i principi che professa nella mente...
Permetteteci di riproporre il principio insegnato da San Pietro e citato ieri nel nostro blog: "Con discorsi e gonfiati e vani adescano mediante le licenziose passioni della carne coloro che si erano appena allontanati da quelli che vivono nell'errore. Promettono loro libertà, ma essi stessi sono schiavi della corruzione. Perché uno è schiavo di ciò che l'ha vinto" (2Pt 2, 18-19).
Sarà con ragione o no, però alcuni temono cambiamenti sostanziali nella dottrina cattolica riguardante la virtù della purezza. Studiate la vicenda pur senza perdere l'equilibrio della verità, pregate, allontanatevi dal male, e sperate del Signore.






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